Prezzi dei metalli in difficoltà dopo le perplessità sui potenziali colloqui USA-Cina

Prezzi dei metalli in difficoltà dopo le perplessità sui potenziali colloqui USA-Cina

Prezzi dei metalli in difficoltà dopo le perplessità sui potenziali colloqui USA-Cina.

I prezzi del nichel e dello zinco sono scesi questo mercoledì, ignorando un dollaro più debole mentre le dichiarazioni del presidente Donald Trump sul commercio hanno messo a rischio l’ottimismo degli investitori sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina.

Prezzi dei metalli in difficoltà dopo le perplessità sui potenziali colloqui USA-Cina

I prezzi del nichel sono scesi dello 0,24% arrivando a $ 12,600,50, mentre i prezzi dello zinco hanno perso l’1,70% terminando la sessione a 2.353,75.

In un tweet, Trump si è scagliato contro le allusioni secondo cui gli Stati Uniti fossero sotto pressione con la Cina, affermando che “non siamo sotto pressione per fare un accordo con la Cina, sono loro sotto pressione per fare un accordo con noi”. Ha scritto che gli Stati Uniti “prenderanno presto miliardi in tariffe e prodotti di fabbricazione a casa”.

Ciò ha messo in crisi la fiducia degli investitori sulla prospettiva di un risultato positivo sui potenziali colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti. Pechino, giovedì, secondo quanto riferito, avrebbe gradito l’opportunità di rinnovare i colloqui commerciali con gli Stati Uniti dopo la lettera del segretario al Tesoro Steven Mnuchin, ai funzionari cinesi il giorno prima, in cui ha proposto colloqui nelle prossime settimane.

I problemi economici della Cina sono stati aggravati dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti che ha alimentato grosse preoccupazioni per la domanda di materie prime, dato che Pechino è il più grande consumatore di materie prime al mondo.

Un biglietto verde debole, nel frattempo, ha aiutato a ridurre il trend ribassista dei metalli dopo che i dati hanno mostrato un’andatura problematica dell’inflazione il mese scorso.

L’indice del dollaro USA, che misura il biglietto verde contro un paniere delle sei maggiori valute, è sceso dello 0,28% a 94,55.

Gli strumenti denominati in dollari (ovvero gli asset il cui valore è assegnato in dollari) come il rame sono influenzati dall’andamento del dollaro. Una caduta del biglietto verde rende il rame più economico per i possessori di valuta estera, aumentandone la domanda.

I prezzi del rame sono saliti dello 0,15% arrivando a $ 2,68, mentre i prezzi dell’alluminio sono scesi dello 0,27% arrivando a 2,052,25.

I futures sull’oro con scadenza Febbraio 2019 sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange sono diminuiti di $ 4,60, o 0,37%, arrivando a $ 1,206.30 l’oncia troy.

I futures sull’argento sono scesi dello 0,51% a 14,22 dollari l’oncia troy, mentre i futures sul platino sono saliti dello 0,40% a 803,10 dollari.

Altre risorse utili nel portale “Materie Prime“.

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